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come animali!


UMANI ANIMALIZZATI

Marguerite Yourcenaur scriveva Spesso dico a me stessa che se non avessimo accettato, nel corso delle generazioni, di veder soffocare gli animali nei vagoni bestiame o spezzarvisi le zampe come succede a tante mucche e a tanti cavalli mandati al mattatoio in condizioni assolutamente disumane, nessuno, neppure i soldati addetti alla scorta, avrebbe sopportato i vagoni piombati degli anni 1940-1945
Marguerite Yourcenar Ad Occhi aperti, Milano 1987, p 241
L'esempio dello sterminio ebraico è quello che storicamente conosciamo meglio, ma di fatto "l'animalizzazione" continua imperterrita anche ai giorni nostri.

Lo possiamo constatare con la reazione sociale nei confronti dei migranti. Pur essendo evidente che non si può pensare di accogliere tutti quelli che vogliono arrivare, quello che appare sconcertante in molti commenti espressi sui social è il disprezzo che talora si trasforma in odio nei loro confronti senza la benché minima considerazione sul fatto che non si tratta di feroci pirati bensì di gente che - per il solo fatto di affrontare simili viaggi - è in condizioni di forte disagio. Le considerazioni che si leggono sono simili a quelle che si riscontrano nei confronti di persone "esasperate" perché hanno i gatti in giardino o i piccioni sul tetto e che cacciano o avvelenano "quelle bestiacce" senza alcuno scrupolo, indifferenti alla loro sofferenza.    


Nel 2015 l'allora premier britannico Cameron - personalità non certo considerabile un feroce dittatore come Hitler - definì "sciame di gente" i migranti; l'uscita venne criticata perché dava l'impressione di considerarli alla stregua di insetti tipo vespe o cavallette (che, come noto, si considerano sterminabili nei modi più atroci senza considerare minimamente la loro capacità di soffrire); di fatto però è quel che pensava (e probabilmente pensa tuttora) ampia parte della società britannica (ed europea), come si legge qui http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/07/30/gaffe-cameron-sciame-di-migranti.-bufera-sul-premier_a544b514-9d90-44ad-a244-9f06d793e44e.html
Essa, a dispetto di quanto previsto dalle dottrine delle religioni antropocentriche principali (cristianesimo, ebraismo ed islam, citate in ordine alfabetico), di fatto essa non vede in loro i "fratelli", come appunto vorrebbero le religioni antropocentriche, ma gli "esseri inferiori", cioè gli animali e li considerano con lo stesso disprezzo che riservano loro le chiese di dette religioni.
Peraltro gli stessi migranti spesso si lamentano di essere stati trattati come animali, mostrando quindi di ritenere normali per gli animali i trattamenti che hanno subito loro, e le loro culture di provenienza non riservano agli esseri non umani una considerazione migliore della nostra, anzi...

Scriveva sugli animali il teologo gesuita tomista Viktor Katherin in "la morale cattolica esposta nelle sue premesse e linee fondamentali" 1907:  Come dovremmo avere  dei doveri verso creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi, arrostire e  mangiare? il motivo intrinseco è che l'animale non è  persona ossia non è  creatura ragionevole, sussistente per sé, ma semplice mezzo per il nostro fine.
E a tutt'oggi la dottrina cattolica mostra un "riguardo" per gli animali modificato nei termini ma non di molto nella sostanza; gli esponenti della Chiesa inorridiscono certamente al fatto che i migranti africani vengano definiti sui social "sorci neri", ma li avete mai sentiti levare la voce per chiedere di investire soldi al fine promuovere e sviluppare metodi di contenimento alternativi all'avvelenamento dei "sorci ordinari", che provoca loro atroci sofferenze?

Eppure se la mentalità collettiva considerasse tutti gli altri esseri viventi come esseri sensibili meritevoli del diritto fondamentale ad una vita conforme alle loro caratteristiche etologiche, perché nessuno considerebbe lecito e finanche giusto trattare sprezzantemente qualcuno "come un animale" .






UMANI ANIMALIZZATI

Marguerite Yourcenaur scriveva Spesso dico a me stessa che se non avessimo accettato, nel corso delle generazioni, di veder soffocare gli animali nei vagoni bestiame o spezzarvisi le zampe come succede a tante mucche e a tanti cavalli mandati al mattatoio in condizioni assolutamente disumane, nessuno, neppure i soldati addetti alla scorta, avrebbe sopportato i vagoni piombati degli anni 1940-1945
Marguerite Yourcenar Ad Occhi aperti, Milano 1987, p 241
L'esempio dello sterminio ebraico è quello che storicamente conosciamo meglio, ma di fatto "l'animalizzazione" continua imperterrita anche ai giorni nostri.

Lo possiamo constatare con la reazione sociale nei confronti dei migranti. Pur essendo evidente che non si può pensare di accogliere tutti quelli che vogliono arrivare, quello che appare sconcertante in molti commenti espressi sui social è il disprezzo che talora si trasforma in odio nei loro confronti senza la benché minima considerazione sul fatto che non si tratta di feroci pirati bensì di gente che - per il solo fatto di affrontare simili viaggi - è in condizioni di forte disagio. Le considerazioni che si leggono sono simili a quelle che si riscontrano nei confronti di persone "esasperate" perché hanno i gatti in giardino o i piccioni sul tetto e che cacciano o avvelenano "quelle bestiacce" senza alcuno scrupolo, indifferenti alla loro sofferenza.    


Nel 2015 l'allora premier britannico Cameron - personalità non certo considerabile un feroce dittatore come Hitler - definì "sciame di gente" i migranti; l'uscita venne criticata perché dava l'impressione di considerarli alla stregua di insetti tipo vespe o cavallette (che, come noto, si considerano sterminabili nei modi più atroci senza considerare minimamente la loro capacità di soffrire); di fatto però è quel che pensava (e probabilmente pensa tuttora) ampia parte della società britannica (ed europea), come si legge qui http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/07/30/gaffe-cameron-sciame-di-migranti.-bufera-sul-premier_a544b514-9d90-44ad-a244-9f06d793e44e.html
Essa, a dispetto di quanto previsto dalle dottrine delle religioni antropocentriche principali (cristianesimo, ebraismo ed islam, citate in ordine alfabetico), di fatto essa non vede in loro i "fratelli", come appunto vorrebbero le religioni antropocentriche, ma gli "esseri inferiori", cioè gli animali e li considerano con lo stesso disprezzo che riservano loro le chiese di dette religioni.
Peraltro gli stessi migranti spesso si lamentano di essere stati trattati come animali, mostrando quindi di ritenere normali per gli animali i trattamenti che hanno subito loro, e le loro culture di provenienza non riservano agli esseri non umani una considerazione migliore della nostra, anzi...

Scriveva sugli animali il teologo gesuita tomista Viktor Katherin in "la morale cattolica esposta nelle sue premesse e linee fondamentali" 1907:  Come dovremmo avere  dei doveri verso creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi, arrostire e  mangiare? il motivo intrinseco è che l'animale non è  persona ossia non è  creatura ragionevole, sussistente per sé, ma semplice mezzo per il nostro fine.
E a tutt'oggi la dottrina cattolica mostra un "riguardo" per gli animali modificato nei termini ma non di molto nella sostanza; gli esponenti della Chiesa inorridiscono certamente al fatto che i migranti africani vengano definiti sui social "sorci neri", ma li avete mai sentiti levare la voce per chiedere di investire soldi al fine promuovere e sviluppare metodi di contenimento alternativi all'avvelenamento dei "sorci ordinari", che provoca loro atroci sofferenze?

Eppure se la mentalità collettiva considerasse tutti gli altri esseri viventi come esseri sensibili meritevoli del diritto fondamentale ad una vita conforme alle loro caratteristiche etologiche, perché nessuno considerebbe lecito e finanche giusto trattare sprezzantemente qualcuno "come un animale" .




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